mercoledì 19 agosto 2015

Le schiave italiane costano meno e sono più ricattabili


Dopo i morti di caldo, fatica e sfruttamento, avvenuti quest'anno nei campi italiani, finalmente anche tv e giornali si sono accorti che questi "incidenti" accadono ancora, che la schiavitù lavorativa in realtà non è mai stata abolita, ma ha solo cambiato faccia e nome, favorita anche dalla crisi dei padroni ai danni, ovviamente, dei più poveri.

Solo in Puglia si stima che ci sono ben 40.000 braccianti, schiave dei campi, pagate meno di 30 euro al giorno, per raccogliere uva, fragole e pomodori...

Gli schiavi stranieri ai padroni non piacciono più, hanno il brutto difetto di ribellarsi, per questo si scelgono gli italiani, donne soprattutto, perché le donne italiane oggi non protestano, sono facilmente ricattabili, basta un "domani resti a casa" per farle accettare condizioni vergognose che violano qualsiasi diritto umano.



Questo è un triste capitolo del nostro Paese, che da diversi decenni non fa che affondare sempre di più. Il lavoro oggi è non è visto come schiavitù, ma come una benedizione divina, forse per questo la gente si accontenta di lavori sempre più di merda, con paghe al limite del ridicolo, con turni che nemmeno i cinesi ormai fanno più, tutto questo solo per guadagnarsi il diritto già guadagnato con la nascita, di "stare al mondo".

Gli italiani ogni tanto gridano: "Ci hanno tolto la dignità, ci hanno rubato il futuro." Questo è vero, ma noi come popolo, cosa abbiamo fatto per impedire a questi farabutti di toglierci tutto? 

NIENTE. Non abbiamo fatto proprio niente, neppure ora che abbiamo internet, l'informazione libera, neppure ora che sappiamo che la crisi è pilotata, che il governo è anticostituzionale, non abbiamo mosso un dito...



Nei campi italiani si lavorano anche 12 ore al giorno, la paga si aggira sui tre euro l'ora, il pranzo si porta da casa...Le temperature quest'anno hanno superato i 40°. 

Dovevano per forza scappare i morti per accorgersi di questo? 
Per rendersi conto che uomini avidi approfittano di questa falsa crisi per ricattare le nostre donne?

Cosa ne è stato delle lotte operaie degli anni 60-70? 

Dove sono finiti i veri sindacati? 
Quelli che avevano davvero a cuore la gente?
Dov'è finito il coraggio di lottare per i propri diritti? 
Forse il problema principale è che non ci consideriamo esseri umani, ma solo uomini o donne...

Daniele Reale

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